Oggi, 27 febbraio, nel corso dell’udienza concessa al cardinale Angelo Amato, SDB, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il Santo Padre Francesco ha autorizzato quella stessa Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti: il martirio del Servo di Dio Tito Zeman, (1915-1969), Salesiano sacerdote; e le virtù eroiche del Servo di Dio Ottavio Ortiz Arrieta, Salesiano, Vescovo di Chachapoyas (1878-1958).
“Da questo abbiamo conosciuto l’amore: Egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli” (1Gv 3,16). Fu nell’ascolto di questa Parola di Dio durante la celebrazione dell’Eucaristia che Titus Zeman sentì nel cuore l’ispirazione e la forza di sacrificare la propria vita per la salvezza delle vocazioni, vincendo la paura e dichiarandosi pronto a seguire fino in fondo la volontà di Dio, confidando nella divina misericordia e sperando nella vita eterna. La sua testimonianza è incarnazione del carisma salesiano nel dare la vita per la salvezza dei giovani, soprattutto accompagnandoli nel cammino della fede e del discernimento e compimento della loro vocazione.
L’Inchiesta di beatificazione e canonizzazione di Titus Zeman poté essere avviata solo dopo 38 anni dalla sua morte, nel 2007, quando ebbero luogo i primi atti preliminari. L’inchiesta diocesana si svolse presso l’arcidiocesi di Bratislava dal 26 febbraio 2010 al 7 dicembre 2012. La validità giuridica dell’Inchiesta diocesana fu riconosciuta dalla Congregazione delle Cause dei Santi con decreto del 28 giugno 2013. Preparata la Positio, si è discusso, secondo la consueta procedura, se la morte del Servo di Dio sia stato un vero martirio. Con esito positivo, si è tenuto il 7 aprile 2016 il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi. I padri Cardinali e Vescovi, nella Sessione Ordinaria del 21 febbraio 2017, sentita la relazione del Ponente della Causa, Card. Carlo Caffarra, hanno riconosciuto che il Servo di Dio fu ucciso per la sua fedeltà a Cristo.