Lunedì 8 giugno 2015, memoria liturgica del beato Stefano Sándor, il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha fatto visita al Cardinale Angelo Amato, SDB, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, in occasione della presentazione ufficiale della “Positio super martyrio” del Servo di Dio Tito Zeman, SDB. Hanno accompagnato il Rettor Maggiore, don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale, e don Josef Slivon, vice-postulatore della causa di don Zeman.
Nel corso dell’udienza il cardinale Amato ha presentato al Rettor Maggiore alcuni membri della Congregazione, tra i quali il Segretario mons. Marcello Bartolucci e il Sotto Segretario, P. Boguslaw Turek, della Congregazione dei Micaeliti. Inoltre Don Á.F. Artime ha avuto modo di visitare alcuni ambienti della Congregazione, tra cui la Sala del Congresso e delle Sessioni ordinarie, l’archivio e la cappella.
La Positio del martire Tito Zeman ha avuto come relatore padre Zdzisław Kijas, OFM Conv., e come collaboratrice la dott.ssa Lodovica Maria Zanet, coadiuvata dalla dott.ssa Helena Barátová. Elementi strutturali della “Positio” – che presenta in modo critico ed approfondito tutto l’apparato probatorio documentale e testificale riguardante il martirio del Servo di Dio – sono: una breve presentazione da parte del Relatore; l’Informatio super martyrio, ossia la parte teologica nella quale viene provato che il Servo di Dio ha subito il martirio; i Summarium con le prove testificali e documentali.
Dopo la consegna, la Positio sarà esaminata dai Consultori teologi della Congregazione delle Cause dei Santi.
Tito Zeman, salesiano sacerdote slovacco, nacque da una famiglia cristiana il 4 gennaio 1915 a Vajnory, presso Bratislava. A Torino, il 23 giugno 1940, raggiunse la meta tanto desiderata del sacerdozio. Quando il regime comunista cecoslovacco, nell’aprile del 1950, vietò gli ordini religiosi e iniziò a deportare consacrati e consacrate nei campi di concentramento, organizzò dei passaggi clandestini verso Torino per consentire ai giovani salesiani di completare gli studi.
Il Servo di Dio organizzò due spedizioni per oltre 60 giovani salesiani. Alla terza spedizione don Zeman, insieme con i fuggitivi, venne arrestato. Subì un duro processo, durante il quale venne descritto come traditore della patria e spia del Vaticano, e rischiò addirittura la morte. Il 22 febbraio 1952, in considerazione di alcune circostanze attenuanti, venne condannato a 25 anni di pena.
Don Zeman uscì di prigione dopo 12 anni di reclusione, il 10 marzo 1964. Ormai irrimediabilmente segnato dalle sofferenze subite in carcere, morì cinque anni dopo, l’8 gennaio 1969, circondato da una gloriosa fama di martirio e di santità.